“Senti Zio*, io una volta ci ho provato ad andare in skateboard con mio cugino di 14 anni e ancora mi fa male il coccige. Col surf minimo minimo annego. Niente da fare, no ma proprio no no no. Piuttosto i giaguari”.
“Aspetta aspetta, e se poi sono il più scarso del gruppo? Che faccio? Dove mi nascondo, sott’acqua? Forse è meglio se imparo il valzer, va. Avete un amico disponibile?”
A parte che andare a capire chi è il più scarso è un casino, perché per quanto ti impegni con le gambe all’aria ci siamo andati tutti almeno una volta nella vita. Quindi sott’acqua ci devi andare comunque, alla fine dei conti meglio andare sott’acqua dopo essersi divertiti invece che per la vergogna. Poi, al limite, avrai qualcosa da raccontare la sera agli altri tipo: “Oh, ma sai che oggi stavo andando alla grande, pensavo di aver imparato, e invece stavo quasi per annegare? Passami ‘sta birra, va, che forse è meglio se i dispiaceri per stasera li dimentichiamo così. Ad andare sott’acqua ci penso di nuovo domattina”.
“Quasi quasi mi stai convincendo. Però scusa, non è che poi sono gli altri a fare le battute su di me la sera? Non è che divento lo scemo del villaggio?”
“Allora che faccio, la disdico quella vacanza avventura coi giaguari?”
“Senti Zio*, io una volta ci ho provato ad andare in skateboard con mio cugino di 14 anni e ancora mi fa male il coccige. Col surf minimo minimo annego. Niente da fare, no ma proprio no no no. Piuttosto i giaguari”.
“Aspetta aspetta, e se poi sono il più scarso del gruppo? Che faccio? Dove mi nascondo, sott’acqua? Forse è meglio se imparo il valzer, va. Avete un amico disponibile?”
“Quasi quasi mi stai convincendo. Però scusa, non è che poi sono gli altri a fare le battute su di me la sera? Non è che divento lo scemo del villaggio?”
“Allora che faccio, la disdico quella vacanza avventura coi giaguari?”
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